mercoledì 19 marzo 2014

Rubrica: "VOCE AGLI AGENTI". intervista a Giuseppe Mattia Saporito: " Il miglior settore giovanile è quello dell'Atalanta"


Giuseppe Mattia Saporito, anni 28 e da 4 Agente Fifa, giovane procuratore dalle idee chiare e ben precise su quale sarà il futuro e quali siano i problemi di questo calcio italiano. Ne nasce una piacevole conversazione e un profilo interessante:

Giuseppe, sei molto giovane, da 4 anni sei un Agente Fifa, cosa hai imparato in questi anni di esperienza? Come è nata questa passione?

Ho preso la licenza nel settembre del 2010, a 24 anni: allora ero decisamente tra i più giovani in circolazione. La passione per il calcio giocato c'è sempre stata, fin da bambino. Ma percorrendo gli studi universitari giuridici ne è scaturito il giusto mix e ho deciso d'intraprendere questa carriera, tanto affascinante quanto ostica. Ad esser sincero, la prima volta che ho scoperto questo mestiere fu da ragazzino attraverso il film Jerry Maguire, con Tom Cruise: rimasi totalmente incantato da quelle dinamiche lavorative. Sono passati quasi quattro anni da quando lavoro e credo di aver imparato molto di questo ambiente, soprattutto le dinamiche e le tempistiche di mercato, facendo molta gavetta: lavorando in primis con la Serie D per poi salire in Lega Pro, B e A;

Come molti tuoi colleghi, sei anche tu alla ricerca del talento fuori Italia? sappiamo di te che lavori molto in Danimarca..

Il calcio italiano sta vivendo un momento delicato, sia sotto un punto di vista economico che qualitativo, non è più un segreto per nessuno. A livello personale, ho trovato semplicemente più intelligente non incaponirsi sul suolo Nazionale e quindi intraprendere una strada alternativa. La Danimarca come scelta è stata, come molto spesso nella vita, causa di una serie di coincidenze: ho un amico che vive a Copenaghen da anni, gran patito di calcio, che mi ha messo in contatto con alcuni giocatori locali, di 1 e 2 Division danese. Una volta andato a Copenaghen ho stretto amicizia con un agente FIFA del posto, Simon Friis della Agentservice ed è nata subito una bella intesa lavorativa, oltre ad una vera e propria amicizia. Il nostro obiettivo è molto semplice: esportare i talenti danesi all'estero, nella fattispecie in Italia ma ci stiamo muovendo anche in altri campionati, quali Germania, Inghilterra, Olanda, Belgio.

Raccontaci di questo progetto e delle differenze dal calcio Italiano a quello Danese?

Le differenze tra calcio italiano e danese sono presto dette: la Superliga è paragonabile alla nostra Serie B, sia come ritmi di gioco che come tasso tecnico. Le migliori squadre, come Copenaghen, Odense e Aalborg, possono essere paragonabili alle nostre squadre italiane di Serie A di metà classifica. Per quanto riguarda lo stile di gioco, praticano un calcio simile a quello olandese: molti passaggi corti e grande corsa. Sicuramente è più facile trovare calciatori giovani ma con grande prestanza fisica, quindi ragazzi di 15-16 anni che arrivano facilmente ai 190 cm d'altezza.
I lati positivi del calcio danese sono due: i costi di cartellino contenuti e la facilità con la quale i talenti possano emergere. D'altronde parliamo di una Nazione che ha una superficie pari a quella della Lombardia o poco più;

Quali giovani che stai seguendo pensi sia un fenomeno che le società italiano non debbano farsi scappare? Ha qualche operazione di mercato in atto che vuole dirci?

Seguo molti giovani calciatori, sia in Italia che all'Estero, tutti in continua crescita e come ogni bravo agente, mi auguro il meglio per loro, senza però dover calcare troppo la mano; bisogna aiutare l'assistito a trovare la giusta dimensione, creando opportunità, fornendo i consigli dovuti e la tutela necessaria per vivere il calcio come una professione ma non uno stress: sono convinto che la passione debba tutt'oggi essere il motore di questo sport. Detto questo, la situazione più interessante è senza dubbio Mikkel Desler, centrocampista classe '95 dell'Odense e della Nazionale Danese U19. Durante l'ultima sessione di mercato c'è stato molto interesse nei suoi confronti da parte di squadre italiane di A e B, con degli approcci per poter prendere il ragazzo subito. E' sicuramente una delle prime operazioni del mio mercato estivo, ma ovviamente ci si sta lavorando già adesso;

Quali società italiane pensi abbia il miglior settore giovanile?

 A parer mio, uno dei miglior settori giovanili in Italia è senza dubbio l'Atalanta, che recentemente si è piazzato 8° nella classifica mondiale stilata dal CIES Football Observatory. Vi è una formazione completa del giovane calciatore, sia dentro che fuori dal campo, per poi dare spazio all'indottrinamento tattico e strategico. Credo possa essere certamente un vanto per noi italiani, avere un club che da così tanti anni continua a sfornare calciatori professionisti

In questo campionato, in cui sembra ormai chiaro il finale quali società pensi si siano messi più in evidenza?

La Juventus ha sicuramente giocato un campionato a sé, con la sua strapotenza tattica, atletica e tecnica. Sicuramente il primo artefice di questo ennesimo successo è Conte, che si è dimostrato essere il vero leader della squadra. Detto questo, sono rimasto impressionato dal calcio espresso dalla Roma di Garcia, dal Napoli di Benitez e dalla Fiorentina di Montella, che hanno regalato un bel livello di calcio giocato. Io spero che il calcio italiano possa risollevarsi e ritornare ai livelli consoni e ai quali i tifosi italiani sono abituati

Seguendo le ultime vicende pare sempre più evidente che verrà cancellata la professione dell'agente fifa dall'albo. Cosa ne pensa? Quali pensa siano i problemi che incorreranno percorrendo questa strada?

Sono totalmente in disaccordo. Si va sminuire la professionalità della nostra figura: allora perché non cancellare l'albo degli avvocati? Tanto grazie ad internet ormai si possono reperire tutte le informazioni necessarie in qualsiasi ambito. Molti di noi agenti sono laureati in legge, hanno conseguito attestati in diritto sportivo e hanno alle spalle anni d'esperienza lavorativa. E ora si vuole dare una passata di spugna come se anni di lavoro, dedizione, soldi ed energie investite contassero nulla. Sembra giusto? Io per lavoro ho a che fare con molti legali, smaniosi di voler lavorare in ambito calcistico: purtroppo il 90% non ha le conoscenze, la padronanza e la preparazione per operare in questo ambito. E' un dato di fatto. Conosco legali che han dovuto ripetere l'esame per ottenere la licenza d'agente 3-4 volte. Io sono personalmente per la meritocrazia, quindi chi lavora bene alla fine emerge, perché quindi tagliare così le gambe ai lavoratori onesti? Rimango perplesso ma convinto del fatto che chi è già dentro questo ambiente lavorativo da tanto continuerà a lavorarci senza grossi problemi.




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