Il bomber flegreo scuola Napoli sta trascinando l’Italia di mister Giorgio Veneri alle Universiadi di Belgrado.
Mario Ramaglia, attaccante classe 1989 ebbe il suo momento di gloria in C1 nella stagione 2005-2006, quando Reja lo fece esordire nell’ultima partita di campionato in trasferta contro il Lanciano, nella quale rischiò di andare in gol.
Da allora il bomber di Pozzuoli ha giocato tra Allievi, Berretti e Primavera ma non ha mai fatto cose straordinarie tanto da attirare l’attenzione dei media su di sè nemmen nell’anno in prestito all’Avellino. Certo il giocatore resta uno degli elementi di maggior spicco nati dal vivaio partenopeo dell’era De Laurentiis ma in questi ultimi anni è stato offuscato dalla maggior classe dei vari Palombo, D’Urso, Iuliano, Varriale e Trotta.
Seconda punta di movimento (177 cm x 72 Kg), Marino a suo tempo lo paragonò ad Okaka e negli anni scorsi ebbe delle richieste da parte di alcuni club di Premier League.
In questa stagione è stato in prestito alla Scafatese dove ha collezionato 5 presenze, partendo una sola volta da titolare per un totale di 120 minuti giocati.
Alle Universiadi di Belgrado però, Ramaglia si sta mettendo in mostra con la Nazionale di mister Giorgio Veneri: sua infatti la doppietta contro l’Uruguay che ha qualificato gli azzurrini ai quarti e la rete con la quale l’Italia ha battuto di misura la Repubblica Ceca Il suo gol in semifinale contro il Giappone vale il pass per la finale italiana di venerdì prossimo quando l'Italia affronterà l'Ukraina per l'oro. Chiude l'Universiade con 4 reti e vicecannoniere: argento meritato! (Tutto sulle Universiadi di Belgrado nel Forum di GT).
Massimo Tanzillo per Generazione Di Talenti - Il Mediano
Mario Ramaglia, attaccante classe 1989 ebbe il suo momento di gloria in C1 nella stagione 2005-2006, quando Reja lo fece esordire nell’ultima partita di campionato in trasferta contro il Lanciano, nella quale rischiò di andare in gol.
Da allora il bomber di Pozzuoli ha giocato tra Allievi, Berretti e Primavera ma non ha mai fatto cose straordinarie tanto da attirare l’attenzione dei media su di sè nemmen nell’anno in prestito all’Avellino. Certo il giocatore resta uno degli elementi di maggior spicco nati dal vivaio partenopeo dell’era De Laurentiis ma in questi ultimi anni è stato offuscato dalla maggior classe dei vari Palombo, D’Urso, Iuliano, Varriale e Trotta.
Seconda punta di movimento (177 cm x 72 Kg), Marino a suo tempo lo paragonò ad Okaka e negli anni scorsi ebbe delle richieste da parte di alcuni club di Premier League.
In questa stagione è stato in prestito alla Scafatese dove ha collezionato 5 presenze, partendo una sola volta da titolare per un totale di 120 minuti giocati.
Alle Universiadi di Belgrado però, Ramaglia si sta mettendo in mostra con la Nazionale di mister Giorgio Veneri: sua infatti la doppietta contro l’Uruguay che ha qualificato gli azzurrini ai quarti e la rete con la quale l’Italia ha battuto di misura la Repubblica Ceca Il suo gol in semifinale contro il Giappone vale il pass per la finale italiana di venerdì prossimo quando l'Italia affronterà l'Ukraina per l'oro. Chiude l'Universiade con 4 reti e vicecannoniere: argento meritato! (Tutto sulle Universiadi di Belgrado nel Forum di GT).
Massimo Tanzillo per Generazione Di Talenti - Il Mediano