lunedì 10 marzo 2014

Mariano Keller: i giovani talenti della serie D


Quando si parla di eccellenza nel calcio giovanile è d'obbligo pensare alla Mariano Keller. La scuola calcio napoletana, che ormai da un decennio si è imposta come fucina di calciatori talentuosi e promettenti, è approdata quest’anno nella massima serie della LND, la serie D, disputando un campionato di tutto rispetto. Ad accettare la sfida un tecnico d’eccezione, Ciro Muro, fantasista del Napoli del primo scudetto, che ha saputo plasmare un gruppo eterogeneo in cui giocano in perfetta simbiosi ragazzi giovanissimi, provenienti dal vivaio della scuola calcio, e calciatori di esperienza capaci di dare carattere alla squadra.  Il tecnico napoletano predilige il modulo 3-5-2, assetto tattico che garantisce una buona copertura in difesa senza richiedere una tecnica raffinata, ma volta ad interrompre le iniziative dell’avversario con efficacia e senza preziosismi tecnici. Con 32 punti totalizzati in 26 giornate, la Mariano Keller ha raggiunto in pieno l’obiettivo salvezza con una squadra giovane e motivata che domenica, grazie alla tenacia di tutta la squadra,  ha strappato un pareggio al Francavilla, facendolo scendere dal podio.

Nel reparto difensivo spicca  Andrea Bosco, terzino sinistro classe 1995, poi adattatosi a difensore centrale per necessità. Alto 186 cm, è bravo nel duello aereo, nei contrasti e negli anticipi. E’ il punto di riferimento della retroguardia, e sa decidere i tempi nella salita della squadra: predilige il piede sinistro. Queste sue doti gli sono valse la convocazione al trofeo di Viareggio nella Rappresentativa di serie D.
Merita particolare attenzione il giovane difensore classe ’96 Salvatore Marseglia, convocato con l’under 17 al torneo ‘Roma Caput Mundi’ guidato dal CT Roberto Polverelli. 
Il reparto centrale può vantare un talento come Alessio Limone, centrocampista centrale classe ’96. Dotato di grande carattere, riesce a tenere le redini del centrocampo. Destro naturale, sa far girare bene la palla, imprimendo velocità al gioco attraverso scambi rapidi.

Nel vivaio della Mariano Keller si anticipano, dunque, i percorsi di crescita, i ragazzi vengono  stimolati con sfide sempre più difficili e sono messi alla prova con ragazzi più grandi in una realtà che rappresenta l'avanguardia del calcio nazionale.

Mario Alghiri

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