Nome: Ezequiel Adrian
Cognome: Cirigliano
Nato il: 24/01/1992
Nato a: Caseros
Posizione: mediano
Le cose finiscono, le relazioni anche, ma lasciano tracce. Negli occhi, nelle parole, in te. Quasi come un sipario che stenta a chiudersi, quasi come se fosse ancora ora, e non ieri. C'è chi ci passa su come un caterpillar e chi si lascia cullare dal ricordo come un binocolo difettoso, incapace di guardar lontano. Un po' come Cirigliano e il River, promessa d'amore rimasta tale. Realtà mancata che i cronisti di Olè, principale quotidiano sportivo d'Argentina, hanno evidenziato per primi, mettendo in fila parole che sanno di amaro. Un fiume biancorosso che ti scorre dentro da una vita, ti modella e aumenta la sua portata nella stagione 2009/2010, quella dell'esordio tra i pro. Era il 24 aprile 2010, el partido ante el Atletico de Tucuman. Sessanta volte con la maglia dei Millonarios, tra maglie da titolare e fasce di capitano conquistate, la retrocessione in Primera B Nacional e la rinascita del club aristocratico di Buenos Aires. Poi qualcosa cambia, o forse tutto: perde la titolarità, soffre tremendamente la situazione e l'unica via che gli si apre dinnanzi è quella italiana. Sogliano lo porta a Verona in prestito con diritto di riscatto, consapevole di trovarsi di fronte a un giovane calciatore con delle esperienze importanti in valigia: mondiale U-17 e U-20 all'attivo, oggetto del desiderio di club europei di medio e alto livello. Lo sbarco nel nostro continente è stato repentino e inaspettato, soprattutto dopo la porta chiusa in faccia al Napoli e la voglia di crescere a casa sua. Il ragazzo fa autocritica, analizza la situazione e fa una promessa, quella di tornare e regalare il titolo alla gente del Monumental. Dal 18 luglio 2013 il Bentegodi è diventato casa sua, la frattura allo zigomo ne limita l'ambientamento col nostro campionato, ma Mandorlini sa aspettarlo, gestirlo, regalargli minuti al momento giusto. Finora sono nove le presenze in maglia gialloblu, ma all'orizzonte c'è la conferma nel roster 2014/2015 e un maggior minutaggio per questo volante davanti alla difesa, elegante nelle movenze e delicato nel trattare il pallone. Gioca semplice, verticalizza il gioco e dà ampiezza alla manovra. Staziona diligentemente nella sua zona di competenza senza particolari slanci dinamici, tutto destro, è piccolo di statura ma si disimpegna bene di testa. Fattore in fase d'interdizione e d'impostazione, supera con disinvoltura la pressione portata dall'avversario ma deve limitare la sua irruenza. Unisce le due fasi di gioco come la musica unisce l'astratto al concreto; "un fiume scorre in te" suona Yiruma, "il River scorre in te" direbbe Ciri.
Foto tratta da hellasverona.it
Francesca Flavio

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